Marco Chinicò

Ossigeno per l’Informazione: 105 le giornaliste minacciate o intimidite nell’ultimo anno

Vanessa Valvo, Alessia Truzzolillo, Giulia Gogiali, Nancy Porsia, Stefania De Cristofaro, Antonella Alba, Chiara Ciurlia, e Greta Beccaglia. Sono solo alcune delle tante giornaliste che, molto spesso, durante lo svolgimento del loro lavoro sono aggredite verbalmente e fisicamente, minacciate o intimidite, oppure ricevono querele o querele temerarie, con stratosferiche richieste di risarcimento. Tutto questo ha un assurdo fondamento: mettere loro un “bavaglio alla bocca”, costringerle al silenzio più totale. Politici, alti imprenditori o esponenti della finanza, banchieri, a seconda dei casi rappresentanti di magistratura o delle Forze dell’Ordine, sindaci, Consiglieri regionali o Presidenti di Regione. Questi i personaggi di spicco protagonisti di fatti, oggetto non solo di indagine da parte delle autorità competenti, ma anche di inchieste svolte da colleghi o colleghe che, con professionalità, vogliono assolvere un sacrosanto dovere: quello di informare. Ragionando con numeri e percentuali, finora circa il 27 per cento delle giornaliste ha subito minacce; lo scorso anno i casi sono aggirati attorno al 26 per cento, 22 per cento nel 2020, 23 per cento nel 2019, 21 per cento quattro anni fa. Il Lazio detiene il triste primato di casi con il 33 per cento. Diversi fatti ci hanno raccontato, anche, di colleghi che non riescono ad accedere ad informazioni a loro utili per l’inchiesta che stanno preparando. Una settimana fa, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, L’Osservatorio Non Governativo, Ossigeno per l’Informazione, ha deciso di pubblicare alcuni dati riguardanti casi di giornaliste aggredite, minacciate, intimidite, e molestate. Su 384 operatori dell’informazione, impegnati con inchieste particolarmente difficili, ma doverose, sono ben 105 le colleghe donne che, anche per motivi prettamente sessisti, sono vittime di questi brutali episodi. A breve partirà un progetto, il progetto Ossigeno M.A.P. (Monitor Assist and Protect), realizzato in collaborazione con UNESCO, e il GMDF (Global Media Defense Fund). E’ stato istituito un fondo per facilitare e tutelare sia la libertà degli organi di informazione, e per garantire ai giornalisti e alle giornaliste, l’accesso ad una tutela legale specializzata e piena in caso di particolari problemi o necessità.

13-03-2022 22:06 | Italia