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“Dalla vittoria a Cannes al dimenticatoio”: la misteriosa censura del film "Soli per le Strade"

Brunella Bovo, Carlo Tamberlani, Giulio Donnini, Marco Vicario, Ugo Dalessio, Amedeo Trilli, Rita Livesi, Salvatore Suarato, Anna Acunzo, Luciano Schettino, e Pasquale Brano. Tutti nomi apparentemente sconosciuti. Sono in realtà i protagonisti di un vecchio film “Made in Italy”, ambientato nella umile e poverissima Castellammare di Stabia dei primi anni 50’. “Soli per le strade”; questo, il titolo di questa vecchia pellicola, nata per volere di Silvio Siano che, per la sceneggiatura, si è avvalso della collaborazione di Marcello Ciorciolini e Guido Malatesta. Il direttore di produzione fu Luigi Nannerini e la Casa di produzione si chiamava Italia STN. Questo film ha raccontato la povertà, la tristezza, i sogni, le speranze, i sentimenti di tanti piccoli giovani talenti di strada, orfani di padre e madre, affidati a famiglie adottive non proprio in buone e dignitose condizioni economico-sociali. Bambini che hanno attirato l’attenzione di un sensibile Commissario di Polizia, in servizio proprio al Commissariato di Castellammare, costretto a confrontarsi e scontrarsi con la vita difficile, a tratti criminale, di questa frazione della provincia napoletana. Questo film, oggi dimenticato, in realtà ha vinto il Festival di Cannes del 1956. In Italia, la pellicola è stata proiettata pochissime volte dopo di che, senza un perché, è sparita dai radar. Negli Stati Uniti, come ha riportato un articolo del New York Times, è stato proiettato dalla Eighth Street Playhouse per volere della casa di produzione statunitense, Carroll Pictures, diretta da Eduardo Capolino. Il film piacque e scosse l’animo del popolo americano. Nel 1953, “Soli per le Strade” si è fatto conoscere nella ex Unione Sovietica, ma dopo due anni l’opera di Siano è stata letteralmente censurata e bandita. I russi, per questioni ideologico-culturali, non gradivano affatto i film neorealistici e melodrammatici. Tuttavia, nonostante la censura, una copia di questa produzione è custodita nella Casa del Cinema di Mosca. Oltre i nostri confini, solo in Germania “Soli per le Strade” è stato trasmesso più volte senza particolari problemi e ricevendo parecchi elogi. Censure misteriose e tanti interrogativi. Anche il cinema nostrano ha diverse patate bollenti difficili da pelare.

18-09-2021 18:35 | Italia

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